mercoledì 31 maggio 2017

Recensione di "Dieci Piccoli Indiani"

BuonPomeriggio Lettori!
Oggi, vi parlo di un grande classico: il capolavoro della regina del giallo Dieci piccoli indiani. È il libro che più o meno tutti hanno letto o altrimenti conoscono a grandi linee la storia. A dare ulteriore visibilità al romanzo, ci pensa la BBC, che nel 2015 ne ha tratto una miniserie di successo: domani e sabato, Nove TV la trasmette in prima serata. Mi è tornata voglia di rileggerlo...
Che l
adrenalinica avventura abbia inizio!


Mondadori, 2002.
Dieci Piccoli Indiani
Agatha Christie
MiniSerie: And then there were none 
BBC, 2015
Episodi 1-3


Dieci persone estranee luna allaltra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, tutti hanno accettato linvito. Per gli ospiti intrappolati è linizio di un interminabile incubo...

Mi sono decisa a leggere questo libro non molto tempo fa: prima non ero una grande ammiratrice del genere giallo. Ma come si dice, meglio tardi che mai! È una lettura molto breve, anche perché si sente la necessità di leggerla tutta di un fiato. Una volta terminato, ero completamente rapita dalla storia e, leggete tra le righe, dalla genialità della Christie. 

C’è solo un ostacolo iniziale da superare: i dieci protagonisti sono presentati ad uno ad uno allinizio del romanzo. Ho riscontrato qualche difficoltà nel memorizzare tutti i nomi, le loro caratteristiche e pensieri. Fatevi qualche appunto, potrebbe esservi utile!

Superato questo dettaglio, sarete trasportati nella psiche di ogni personaggio, che cerca di ingannare la noia di un viaggio in treno in una giornata afosa: tra dubbi, indecisioni e qualche tormento, scoprirete la vita, tutt’altro che convenzionale di ognuno di essi. Sono vite così diverse le une dalle altre, ma inconsapevolmente legate da uno strano e beffardo destino.

Questo destino comune li attende a Nigger Island, un’isola tidale che la Christie ha immaginato nella zona del Devon, Cornovaglia.
Vera osservò, sorpresa: «Ma è molto lontana dalla terraferma». Se l'era immaginata diversa: un'isola vicino alla terraferma, coronata da una bella casa bianca. Ma non si vedeva la casa: solo le rocce che componevano un disegno vagamente simile a una gigantesca testa di negro. C'era qualcosa di sinistro in quell'isola, che la fece rabbrividire leggermente.
Villa, BBC, 2015
Qualche timore in più balenò nella mente di Vera, quando scoprì che non sempre l’isola era raggiungibile dalla terraferma: a causa dei forti venti da sudest, poteva restare isolata per più di una settimana. Vera si sentì intimorita ma, allo stesso tempo, affascinata da questo paesaggio sublime. 



In viaggio verso Nigger Island
Accompagnati tutti gli ospiti sull’isola e lasciati senza possibilità di comunicazione con l’esterno, la storia vera e propria prende forma grazie a una filastrocca, un grammofono e i primi sospetti. Come i protagonisti, il lettore è lasciato in balia di eventi inquietanti e apparentemente inspiegabili, caratteristiche enfatizzate ulteriormente perché avvengono in un ambiente chiuso, soffocante, quasi claustrofobico.

I fatti diventano qualcosa di più di semplici coincidenze; le intuizioni riguardo al possibile colpevole sono sgretolate passo dopo passo, spingendo il lettore a riconsiderare il quadro d’insieme: la suspense creata è davvero magistrale. Dopo una serie di cervellotiche ipotesi, si giunge a un epilogo spiazzante e inimmaginabile.



Commissionata per il 125° anno dalla nascita di Agatha Christie, la MiniSerie ha saputo trasmettere l’idea di precarietà, insicurezza e inquietudine che la scrittrice ha voluto per gli abitanti di Nigger Island. Nonostante alcune libere interpretazioni, arbitrari cambiamenti di nomi per essere “politically correct” e l’aggiunta di un tocco di romanticismo (decisamente evitabile!), la serie è tutto sommato fedele alla narrazione, ottenendo un buonissimo successo di pubblico e critiche positive dagli “addetti ai lavori”.

Merito del cast: Charles Dance, Toby Stephens, Burn Gorman e Aidan Turner sono solo alcuni degli attori più famosi che vi hanno preso parte. Tutti risultano credibili e giusti nei loro ruoli, mai eccessivi o sopra le righe, come una caricatura.


Personaggi da sinistra: Philip Lombard; Thomas Rogers; Vera Claythorne; Anthony Marston;
Edward Armstrong; Lawrence Wargrave; William Blore; Emily Brent; John MacArthur; Ethel Rogers.
Harefield House
I costumi e gli oggetti di scena rievocano piacevolmente l’arte déco, con un’attenzione e un gusto davvero rimarcabile. Le riprese sono iniziate a luglio del 2015: siamo in Cornovaglia, per le bellissime scene del porto e della spiaggia; a Londra, invece, per gli interni. Vi state chiedendo se esiste una villa così bella su un’isola quasi deserta? La risposta è no, purtroppo: la villa si trova a Harefield, nel London Borough di Hillingdon. La costruzione è stata interamente coperta da tendoni blu, per permettere alla crew di lavorare. Peccato!
Durante le riprese
Tre episodi (due per chi segue la programmazione italiana) che rispecchiano fedelmente gli anni '30, che lasciano il giusto senso di inquietudine come un buon thriller deve fare e, mi sento di sbilanciarmi, non vi deluderà!

Vi piacerebbe vedere questa MiniSerie? Chi è pronto per il rewatch? Fatemi sapere!

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