domenica 28 maggio 2017

To Walk Invisible - La storia della famiglia Brontë

BuonPomeriggio Avventurieri!

Oggi, cogliendo l’occasione di parlare del film BBC To walk invisible: the Brontë sisters, voglio ricordarvi la nuova pubblicazione della casa editrice flower-ed: la raccolta di lettere di Patrick Bramwell Brontë, unico fratello delle celebri scrittrici.





E come un sogno la vita vola.
Lettere 1835-1848
Patrick Bramwell Brontë
Edito flower-ed dal 29 maggio
Film To walk invisible: the Brontë sisters

Dal 1835 al 1848 un vivace ragazzo della brughiera divenne suo malgrado un uomo afflitto dal dolore. Abbandonata ogni speranza di costruirsi una carriera da pittore, continuando a scrivere poesie che ebbero poca fortuna e deluso da un amore impossibile, giorno dopo si raccontò nelle poesie, negli infiniti racconti, nelle lettere indirizzate agli amici più cari, confessandosi inconsapevolmente al mondo. Caricato del gravoso peso di realizzare le ambiziose aspettative di famiglia, Patrick Branwell Brontë era il fratello fragile e sfortunato di Charlotte, Emily e Anne: un uomo tradito dai propri sogni, prima ancora che da se stesso.

In occasione del bicentenario della nascita di Patrick Bramwell (26 giugno 1817-24 settembre 1848), lintraprendente casa editrice flower-ed gli rende omaggio attraverso questa raccolta di lettere. È la prima volta che viene pubblicata integralmente in Italia e, sicuramente, darà visibilità a un artista-poeta mancato non molto conosciuto dal grande pubblico italiano, probabilmente offuscato dalla notorietà delle sorelle.

Il volume fa parte della collana Windy Moors, che raccoglie saggi sulla letteratura inglese e americana del passato: testi importanti ma meno conosciuti che permettono di approfondire Jane Austen, le sorelle Brontë, Elizabeth Gaskell e altri. Tutti i libri sono disponibili in e-book e cartacei, acquistabili esclusivamente su Lulu e Amazon.


Ho “conosciuto” Patrick Bramwell grazie alla visione di questo sceneggiato trasmesso su BBC One il 29 dicembre scorso: per tutti gli amanti del genere è stato un bel modo di salutare l’anno appena trascorso. Siamo nel 1845, nello Yorkshire, precisamente a Haworth: in un cottage avvolto dalle fitte nebbie della brughiera inglese vivono le sorelle Charlotte, Emily e Anne, insieme al padre, pastore con problemi di vista, e il fratello Patrick, uno spirito libero, anticonformista, irresponsabile ma anche tanto fragile. Le tre sorelle temono che la condotta libertina del fratello possa compromettere la loro reputazione e che le continue richieste di denaro possano dilapidare l’umile patrimonio di famiglia.


Emily, Anne e Charlotte
Trovano, quindi, consolazione nella scrittura. Conosciamo le complicate e macchinose dinamiche che precedono la pubblicazione dei loro capolavori: le paure e i timori di affrontare il mondo letterario, campo esclusivamente maschile; la scelta quasi obbligata di celare la propria identità dietro pseudonimi; le difficili corrispondenze con l’editore a pubblicazione fatta. Emergono i caratteri forti e intraprendenti di tre ragazze che vogliono emanciparsi, vivendo dei propri profitti, e desiderose di dimostrare all’intransigente società vittoriana le capacità delle donne, di quanto possa essere riduttiva la vita domestica, perché dotate di un ingegno creativo e frizzante tanto quanto quello maschile.


Patrick Bramwell
Le difficoltà editoriali si mescolano alla preoccupante situazione familiare: molta attenzione viene riservata al rapporto con il fratello Patrick. Si presenta come un accademico mancato, avendo abbandonato gli studi di pittura, e un poeta in erba che trae ispirazione da una tormentata situazione sentimentale: saranno queste premesse che lo porteranno a perdere il timone della propria esistenza, sfogando le frustrazioni nell’alcol, nell’oppio e nel laudano. Non è, dunque, un period drama che lascia troppo spazio ai sentimentalismi.

Il film è stato girato in prevalenza nello Yorkshir: il Parsonage a Penistone Hill è stata ricostruito molto fedelmente a ovest di Haworth, rendendo possibile girare diverse scene nello stesso luogo che ha visto crescere i fratelli Brontë. La stessa cavillosa attenzione è stata dedicata alla scelta dei costumi e degli oggetti di scena, riproduzione fedele degli originali.

Strada principale a Haworth
Menzione finale va al titolo. È stato tratto da una lettera che Currer Bell, alias Charlotte, scrive al suo editore: raccontando di un incontro con un appassionato ammiratore dei suoi romanzi, egli non la riconobbe a causa dello pseudonimo.
What author would be without the advantage of being able to walk invisible? One is thereby enabled to keep such a quiet mind.
Questa fu la sua riflessione. Non posiamo non darle ragione!

Pseudonimi delle scrittrici
Con grande curiosità, mi accingerò a leggere queste lettere, per conoscere da vicino una personalità controversa, in attesa della biografia scritta da Alice Law che flower-ed pubblicherà a breve, a cura di Alessandranna D'Auria.

Voi conoscevate già Patrick Bramwell? Avete seguito questo piccolo gioiello targato BBC? Quanto vi piace il catalogo di questa casa editrice?
Fatemi sapere!

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