giovedì 15 giugno 2017

Recensione di "Gli anni della leggerezza" - La saga dei Cazalet

BuonGiorno a tutti!
Oggi vi parlo del primo capitolo di una saga che ho iniziato a leggere a seguito del grande successo che stava ottenendo. Questo scalpore mi ha incuriosita tanto: mi sono avvicinata a Gli anni della leggerezza, senza sapere nulla della scrittrice o della storia trattata, se non l’essere una saga familiare ambientata in Inghilterra.

Gli anni della leggerezza
 Elizabeth Jane Howard
Pubblicato da Fazi Editore, 2015
MiniSerie BBC: The Cazalets
Stagione I
Episodi 1-2

È l’estate del 1937 e la famiglia Cazalet si appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d’altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare. Una minaccia che nel corso del romanzo acquista sempre più spessore: siamo agli albori della seconda guerra mondiale. Prendendo ispirazione dalla propria famiglia, Elizabeth Jane Howard ci lascia un romanzo raffinato ed emozionante, una saga appassionante in cui le vite private dei tanti protagonisti s’intrecciano con il destino di un paese sull’orlo di una crisi epocale.

La prima sensazione che ho avuto iniziando il romanzo è stato una senso di spaesamento: tanti, forse troppi personaggi, con i loro nomi, personalità e caratteristiche descritti man mano che fanno la loro entrata in scenaÈ stato un po' difficile e la mia ancora di salvezza sono stati i due alberi genealogici che aprono il romanzo.
La famiglia Cazalet

La famiglia e i domestici
Come potete vedere, i Cazalet sono una famiglia numerosa. I capostipiti sono William e Kitty: non li sentirete chiamare troppo spesso con i nomi di battesimo, perchè per i “grandi” sono rispettivamente Il Generale e La Duchessa, per i “piccoli” sono semplicemente i nonni. Li conosciamo nell’estate del '37 a Home Place, casa di campagna nel Sussex, dove hanno deciso di risiedere stabilmente. Hanno quattro figli: tre maschi tutti sposati e con tanti figli intorno, e Rachel felicemente nubile. I figli maggiori lavorano nell’azienda di famiglia che permette loro una vita agiata e le comodità della “nobiltà”.

Hugh, il primogenito, ha un animo buono e gentile. È reduce dalla prima guerra mondiale e nonostante siano passati diversi anni, le ferite psicologiche non sono ancora guarite del tutto. È innamorato di sua moglie Sybil e dei tre figli, anche se con Polly ha un rapporto proprio speciale. Il suo desiderio di essere l’uomo giusto al momento giusto impedisce al rapporto con Sybil di essere completamente limpido e libero di parlarsi sinceramente: tanti non detti e accondiscendenze aleggiano sopra le loro teste. Ciò nonostante, sono probabilmente una delle coppie meglio riuscite.

Edward ha solamente un anno in meno di Hugh, ma sembra essere nato in un mondo differente: è spavaldo e sicuro di sé, ha vissuto gli orrori della guerra ma sembra che non l’abbia scalfito minimamente. È brillante e capace di dedicare attenzioni a chicchessia: a sua moglie Villy, ex ballerina, alla figlia maggiore Luoise e alle altre donne che lo richiedono.


Elizabeth Jane Howard e il suo terzo marito Kingsley Amis

Rupert e Rachel sono i fratelli minori e condividono un rapporto speciale: entrambi sanno dedicarsi agli altri, mettendo le proprie aspirazioni e felicità in secondo piano. Rupert deve continuamente scegliere tra la sua carriera artistica e Zoë, la giovane moglie che non riesce a instaurare un rapporto materno con Clary e Neville, figli del precedente matrimonio di Rupert. Rachel è figlia, zia e volontaria a tempo pieno e solo nei ritagli di tempo, lontana da Home Place, vive.

Ad alleviare le difficoltà, incomprensioni e la noia del mondo adulto, ci pensano gli otto figli delle coppie: ragazzi e bambini vivono la vacanza estiva con gioia, spensieratezza e anche qualche dolore, tipico dell’età. Si aggiungono domestiche, cameriere e cuoche; un giardiniere e un autista simpatici il giusto; le governati e bambinaie che hanno tanto lavoro da fare. Insomma, sarete trasportati nel microcosmo “cazaletiano” che sembra sussistere di per sè, se non fosse per i riferimenti alla guerra imminente.
Elizabeth Jane Howard

Elizabeth Jane Howard ha la grande capacità di immergersi nei personaggi, facendoli diventare estremamente reali: ha dalla propria parte una prosa scorrevole e leggera nonostante le lunghe descrizioni di oggetti o luoghi e l
’analisi attenta dei tanti protagonisti. Perché infondo questo primo capitolo è una sorta di grande introduzione a quello che dovrà succedere: non vi aspettate grandi colpi di scena, non vedrete Hugh, Edward e tutti gli altri protagonisti fare effettivamente qualcosa di concreto, ma avrete la possibilità di conoscerli da vicino. Godendo del potere dell’invisibilità, sarete accompagnati dalle sapienti parole di Jane Howard,
nella quotidianità apparentemente tranquilla di Home Place, passo dopo passo, personaggio dopo personaggio.



Capita spesso di non apprezzare un adattamento di un libro che abbiamo letto: era da un po' che non mi succedeva e avevo piacevolmente rimosso questa fastidiosa sensazione. Solitamente BBC equivale alla garanzia di fedeltà e precisione al testo, ma per questa volta devo ricredermi.

La MiniSerie del 2001, sceneggiata da Douglas Livingstone, fa perdere del tutto la bellezza del romanzo: sicuramente fare un adattamento calzante e avvincente di un libro di questo genere, non è cosa facile. Considerando che la parte forte del romanzo sono le descrizioni e i mille pensieri e sensazioni che ogni personaggio vive, mi rendo conto che sto chiedendo alla BBC un’impresa titanica! Allo stesso tempo, però, mi chiedo perché avventurarsi in un simile adattamento, che non pone troppo l’attenzione ai dettagli, con un cast che non rispecchia bene i personaggi, così minuziosamente descritti.

Generale e Duchessa sono due blande presenze che si aggirano in Home Place, che non mi ha trasmesso l’idea della splendida dimora di campagna del Sussex, creata da Howard; mentre i fratelli Cazalet risentono di una sceneggiatura blanda e un po' superficiale, che non rende loro giustizia.


Il cast completo

Manca Teddy, secondogenito di Edward, chissà, magari non ha una storyline troppo avvincente; le ragazze sono decisamente troppo grandi per interpretare delle ragazzine di 12-13 anni: i loro tormenti e gelosie risultano davvero poco credibili se interpretati da 15enni. Infine, diversi personaggi “secondari” ma non così marginali come si può pensare, non appaiono, semplificando ulteriormente le dinamiche familiari. Sono personaggi vacui e slavati, semplicemente ombre di quelli originali. Avrei altro da dire, ma voglio fermarmi qua e non continuare con le mie critiche per non scoraggiare troppo chi è interessato a questo adattamento. Sarei curiosa di sapere, però, l’opinione di Jane Howard su come sono stati resi i suoi Cazalet!

Sicuramente, continuerò a leggere questa saga, perché sono curiosa di sapere come la guerra cambierà le vite di questa numerosa famiglia. Non posso dire con altrettanta fermezza di voler continuare la visione della MiniSerie...
Voi avete letto questa saga? Avete visto la trasposizione TV?
Fatemi sapere!





Le avventure dei Cazalet 
continuano
ne "Il tempo dell'attesa"







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2 commenti:

  1. ho sentito parlare molto di questa saga ma causa il poco tempo e tante altre saghe a metà, non l'ho iniziata.
    Magari ci farò un pensierino in futuro :)

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    Risposte
    1. Io ho iniziato il secondo, ma vado molto a rilento,proprio perché sto leggendo un'altra saga che mi sta prendendo molto!
      Comunque non è male, per chi ama le saghe familiari! Te lo consiglio! :)

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