BuonGiorno Lettori!
Ormai avete imparato un pochino a conoscermi: quando inizio una saga, devo imprescindibilmente terminarla! E quindi, dopo Confusione, non potevo non immergermi in Allontanarsi. È il quarto volume della saga di Elizabeth Jane Howard, il penultimo incontro con i Cazalet!
Allontanarsi
Elizabeth Jane Howard
Pubblicato da Fazi, 2017.
È il 1945 e la guerra è finita. Il momento tanto atteso e sognato dai Cazalet per anni è finalmente arrivato. Eppure l’eccitazione di fronte alla notizia che le armi sono state deposte è ormai sopita, e l’Inghilterra è ancora paralizzata nella morsa della privazione. Mentre l’impero si disgrega, a Home Place i Cazalet si apprestano a trascorrere quello che ha tutto il sapore dell’ultimo Natale insieme: la lunga convivenza forzata è finita e la libertà obbliga a prendere delle decisioni. In questo riassetto difficile, gli amori faticano più di tutti: le coppie che erano state divise dalla guerra stanno lottando per rimettere insieme i pezzi, mentre per quelle che la guerra aveva tenuto insieme forse è ora di ammettere il proprio fallimento. Ma nelle ultime pagine comincia a soffiare un vento nuovo: ce ne accorgeremo nel finale a sorpresa, che riaccenderà la speranza…
L’ultimo capitolo di Confusione mi ha riempito il cuore di gioia: scoprire finalmente il destino di Rupert, ritrovare un dolce riferimento a Clary e all’odiata pellicola di panna del latte mi ha fatto davvero tenerezza. Per questo e per molti altri motivi, il terzo volume è schizzato nel gradino più alto della mia classifica dei romanzi cazaletiani: avevo, dunque, tante tante aspettative per il seguito.
Albero Genealogico |
Ogni singolo abitante di Home Place ha sognato la fine della guerra: una casa accogliente ma fin troppo piena di personalità, abitudini e umori differenti e difficilmente conciliabili. Ora, però, il sogno è diventato realtà: si ritorna alla calma e alla solitudine delle proprie abitazioni. Si cerca di ristabilire la quotidianità delle giornate precedenti alla guerra.
Si soffermò alcuni istanti nell’atrio: era strana, la casa, senza nessuno dentro. L’aveva sempre vista piena dei vari membri della famiglia. Vi avevano passato tutta la durata della guerra.
∼ Mrs Cripps
Si cerca di ritrovare un equilibrio. Ma nulla è semplice, soprattutto quando edifici inagibili, tessere per il razionamento e uova disidratate ricordano costantemente la guerra. Non è ancora un ricordo lontano, è una ferita profonda che fatica a rimarginare.
È il modo in cui va il mondo, credo. Insomma, non vedevamo l’ora che finisse la guerra, perché allora la vita sarebbe stata meravigliosa e tutta nuova, ma invece non lo è. Volevamo tanto la pace, ma a quanto pare la pace non ha reso felice nessuno.
∼ Polly
Ho interpretato il discorso di Polly come una valvola di sfogo: le sue parole trasudano rabbia per l’infanzia irrimediabilmente rovinata dalla guerra, timore per un futuro incerto e tanta voglia di rivalsa. Queste confidenza non poteva non essere rivolta a Clary: le due cugine condividono ancora l’appartamento a Londra. Sono donne piuttosto emancipate ormai, che lavorano l’una come arredatrice e l’altra in una agenzia letteraria. La rivalità per attirare l’attenzione di Archie è solamente un vecchio ricordo e nuovi amori, destinati a cambiare radicalmente le loro esistenze, animano il cuore di entrambe.
Louise continua ad essere intrappolata nel matrimonio infelice con Michael e, come riflesso, non sente per Sebastian quel sentimento forte che lega ogni madre al proprio figlio. Louise era intraprendente già da adolescente: è stata il membro della famiglia che più di tutti ha sofferto per la convivenza forzata e non appena ha potuto, è scappata via. Sperava di acquisire indipendenza e un pizzico di felicità in più con lo status di Mrs Hadleigh, ma non è così: l’infelice destino che l’ha attesa è stata una scottante delusione; il triste epilogo dell’amore per Hugo ha dato il colpo di grazia al suo spirito ribelle.
Edizione Pan, 2010 |
Hugh continua a fare i conti con l’assenza di Sybil: gli manca in ogni momento della giornata e anche Polly si è ormai convinta che non possa trovare un’altra donna da amare. La fine della guerra impone ad Edward una scelta: lascerà definitivamente Villy, mantenendo la promessa fatta a Diana? E infine la storyline che più attendevo: Rupert e Zoë sono la coppia che più di tutti deve ritrovarsi, riconoscersi e imparare ad amarsi dopo le esperienze vissute.
Con molto piacere, ho seguito le vicende di Teddy e dei fratelli Raymond, a cui viene dato più spazio rispetto ai capitoli precedenti. Teddy porta a Home Place Benardine, l’esigente e incontentabile moglie americana, i cui comportamenti stridono con il raffinato stile “tutto british” dei Cazalet; Christopher crede di aver trovato il proprio habitat naturale, lontano da tutto e tutti, fino a quando il cuore non manda segnali opposti; Nora continua a prodigarsi instancabilmente per Richard e per gli altri ospiti: le ferite della carne la rendono cieca ai veri bisogni e ai segnali d’aiuto che le ferite dell’anima di questi sopravvissuti urlano silenziosamente.
Ciò che salta all’occhio in Allontanarsi è la volontà di Jane Howard di tirare tutti i fili della narrazione. Con grande tristezza, mi rendo conto come la scrittrice voglia prepararci al gran finale: se nei volumi precedenti, Jane ci accompagnava passo passo solamente nell’introduzione, questa volta ho avuto la sensazione che ci tenesse per mano per tutta la durata del volume.
È colpa mia, non riesco a farlo stare bene... Noi non ci siamo persi insieme, ci siamo persi ognuno per conto proprio!
∼ Zoë
Con molto piacere, ho seguito le vicende di Teddy e dei fratelli Raymond, a cui viene dato più spazio rispetto ai capitoli precedenti. Teddy porta a Home Place Benardine, l’esigente e incontentabile moglie americana, i cui comportamenti stridono con il raffinato stile “tutto british” dei Cazalet; Christopher crede di aver trovato il proprio habitat naturale, lontano da tutto e tutti, fino a quando il cuore non manda segnali opposti; Nora continua a prodigarsi instancabilmente per Richard e per gli altri ospiti: le ferite della carne la rendono cieca ai veri bisogni e ai segnali d’aiuto che le ferite dell’anima di questi sopravvissuti urlano silenziosamente.
Ciò che salta all’occhio in Allontanarsi è la volontà di Jane Howard di tirare tutti i fili della narrazione. Con grande tristezza, mi rendo conto come la scrittrice voglia prepararci al gran finale: se nei volumi precedenti, Jane ci accompagnava passo passo solamente nell’introduzione, questa volta ho avuto la sensazione che ci tenesse per mano per tutta la durata del volume.
Jane Howard nella sua casa di Bungay, Suffolk |
Pagina dopo pagina, ho sentito fortemente lo scorrere inesorabile del tempo. Duchessa e Generale ricordano il pacifico periodo vittoriano, così lontano ormai; gli adulti stanno invecchiando e i bambini sono cresciuti, anche quelli che abbiamo “visto” nascere. Ho sentito la nostalgia insinuarsi tra le pagine, un Leitmotiv che mi ha accompagnato fino all’ultima riga.
Con una grande curiosità avvolta da un velo di tristezza, aspetto l’uscita di Tutto cambia, quinto e ultimo volume della saga. Sarà dura dire addio a ogni membro della famiglia, che pian piano si sono fatti amare. È rincuorante, però, sapere che i produttori di Downton Abbey hanno acquistato i diritti per produrre una SerieTV. Io, avendo amato Downton e questi romanzi, non vedo l’ora che venga distribuita!
Dal 18 settembre |
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