martedì 1 agosto 2017

The Halcyon ∼ La serie rivelazione dell'estate.

BuonGiorno a tutti Lettori!
Oggi non vi parlerò di un libro, ma di una SerieTv, scoperta grazie a Rai1. L’incipit vi potrà stupire, ma vi capisco! Solitamente MammaRai non trasmette serie di mio gusto: questa volta, mi sono dovuta ricredere! Anche se una fregatura c’era, ben nascosta dietro l’angolo.
Ma andiamo per ordine. Conosciamo insieme la trama.

Londra, 1940: l’Halcyon Hotel, posseduto dalla potentissima famiglia Hamilton, rappresenta il fulcro e il punto di riferimento della vita dell’alta società londinese. La guerra si insinua tra le pareti dell’albergo e mette a repentaglio la stabilità e le certezze della nobiltà. Tra amori impossibili, segreti inconfessabili e intrighi, la guerra continuerà inesorabilmente il suo corso.


Come molti hanno sottolineato, The Halcyon ricorda il mondo di Downton Abbey: un paragone inevitabile, dato che Fellowes conclude la sesta stagione nel 1925. Non faccio fatica ad immaginare una Lady Mary assistere a qualche esibizione della SonnyBand, in compagnia di Henry Talbot (mi viene difficile chiamarlo marito: non ho ancora superato la morte di Matthew!). Ma non fermiamoci alle apparenze, c’è molto altro!

Il primo episodio ci presenta l’Halcyon come un esclusivo e sfarzoso hotel della Londra bene, in grado di regalare momenti leggeri, serate in cui si cerca di dimenticare la guerra in corso, bevendo un ottimo cocktail, ascoltando musica e ballando al ritmo del jazz... fino a quando non si è interrotti dalla sirena annunciante i bombardamenti tedeschi. 



Con la graffiante, prorompente ma all’occorrenza delicata voce di Betsey Day, interpretata da una carismatica e poliedrica Kara Tointon, conosciamo uno ad uno i protagonisti della serie.

Richard Garland, che vediamo gettare una sigaretta ancora accesa, è il direttore dell’Halcyon. Scambia un’occhiata complice con Lady Hamilton, la proprietaria dell’hotel, fasciata da un vestito oro che spicca tra la folla: c’è intesa tra loro. Infine, si complimenta con una bella ragazza, Emma protagonista, a sua volta, di uno gioco di sguardi tra un elegante Joe O'Hara e Freddie, il giovane ufficiale. Inizialmente siamo spaesati: non capiamo bene le dinamiche che legano i personaggi. Ma non vi spaventate: è semplicemente uno stupendo flashforward! 



Tornando a sette mesi prima, tutto diventa più chiaro: conosciamo Lady Priscilla Hamilton, interpretata da Olivia Williams (di cui vi ho già parlato nella recensione del film Io, Jane Austen). È una donna all’apparenza dura, intransigente e altezzosa: con il tempo ho imparato ad apprezzarla, individuando tutte le fragilità e insicurezze che si nascondevano dietro questo atteggiamento. Lady Hamilton è una donna del suo tempo: incurante di tutto ciò che non appartiene al proprio rango, ritiene che sia fondamentale mostrarsi felice, moralmente impeccabile, moglie e madre perfetta agli occhi della società. Non sa, o meglio non vuole vedere, i continui tradimenti del marito, Lord Hamilton, il quale è coperto innumerevoli volte da Richard. Per questo motivo, non corre buon sangue tra Priscilla e Richard. Cosa è cambiato tra loro in sette mesi?
Williams - Lady Hamilton
Episodio I

Blackley e Corfield - Freddie ed Emma
Episodio I
Emma è la precisa e instancabile receptionist dell’hotel e figlia amatissima di Richard: vivendo fin da piccola all’Halcyon, cresce insieme ai gemelli Freddie e Toby Hamilton. Sanno di appartenere a mondi diversi, ma sono legati da un sentimento forte. Emma e Freddie in modo particolare! Toby, tra rancori e qualità non riconosciute, sdogana un tema ancora pungente per la puritana Rai: come non amare il suo personaggio!
Edward Bluemel - Toby Hamilton
Episodio V
Joe O'Hara, infine, è l’outsider della situazione: un giornalista americano, curioso e irriverente come richiede la professione. Uno dei personaggi più interessanti e meglio riusciti della serie. 


Matt Ryan - Joe O'Hara
Betsey, Sonny e la sua band regalano una colonna sonora straordinaria in ogni episodio: ci catapultano in questi anni e a poco a poco, capiamo che la musica è, insieme agli altri, una vera e propria protagonista. La musica scandisce il tempo del divertimento, ma anche della paura. È l’antidoto contro le bombe tedesche. È l’unica arma vincente che l’Halcyon possiede contro la guerra. Betsey e Sonny sono gli eroi che, pur non impugnando un’arma, combattono al pari di Freddie e di tutti i giovani chiamati alla leva.


Tointon e Dirisu - Betsey e Sonny

Episodio III
Inoltre ad animare l’Halcyon ci sono ricchi clienti che pensano di poter comprare qualsiasi cosa con il proprio denaro; schiere di instancabili cameriere e facchini; la centralinista e il proprio coraggio di mamma; il portiere, i lavapiatti e i cuochi. Tra tutte le storylines secondarie raccontate, sicuramente quella di Max Klein mi è arrivata dritta la cuore. È un rifugiato austriaco ebreo che da chef titolare di un ristorante viennese, è assunto in cucina come semplice garzone. Agli occhi di qualche inglese ottuso, incarna il nemico: la lontananza da casa, le angherie a sfondo razzista subite rendono la permanza a Londra davvero insostenibile. In questo modo, si sottolinea bene la dinamica socio-politica di questi anni di guerra.
Nico Rogner - Max Klein
Ma veniamo alla fregatura che vi annunciavo: ITV non ha rinnovato la serie per una seconda stagione. Nonostante il pubblico inglese abbia apprezzato, raggiungendo numeri tutto sommato soddisfacenti (7 milioni di spettatori circa per il pilot, per stabilirsi a 5 milioni per le altre puntate), hanno pensato di puntare su nuove produzioni. Io, ovviamente, non posso e voglio condividere questa filosofia di pensiero: secondo me, The Halcyon meritava un po' più di fiducia. Credo che creare una storia empaticamente forte, con schiere di spettatori che chiedono a gran voce una seconda stagione o almeno un finale più completo non capita sempre. Insomma, meritava una seconda possibilità...

Ciò nonostante, vi invito a guardare queste serie: ambientazione e costumi meritano; una musica, musica e ancora musica sublime; uno spaccato della società londinese in guerra e un pizzico di romance. Non ve ne pentirete!

Vi saluto con una foto del cast al completo!


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2 commenti:

  1. Non posso che concordare in toto! La serie l'ho apprezzata molto. Bella la storia il messaggio di fondo i costumi e naturalmente lo sfondo dei mitici anni '40 inglesi. Concordo anche sulla tua interpretazione dei personaggi e sul fatto che si questa serie meritava decisamente più spazio

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    1. Sono contenta che la recensione ti sia piaciuta! Anche questa serie ha la firma britannica, che fa diventare prezioso tutto ciò che tocca! :)

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