martedì 29 agosto 2017

Recensione di "La Tagliateste" ∼ Kenneth Grahame

BuonGiorno Lettori, 
oggi vi parlo di una lettura molto breve La tagliateste di Kenneth Grahame, scrittore scozzese di nascita ma radicalizzato inglese che non conoscevo. Una lettura piacevole che mi ha tenuto compagnia in un pomeriggio afoso.

La Tagliateste
Kenneth Grahame
Pubblicato da Vento dell’Est, 2017.

XVI Secolo: Il paesino di Saint Radegonde ha perso il suo boia. Cosa inaudita, a succedere nella carica è la figlia del defunto. Può una donna svolgere un lavoro maschile? Non sarebbe meglio che facesse la dama di compagnia, come le altre fanciulle?
Dall’autore de Il vento tra i salici e pubblicato nel 1898, un divertente elogio all’astuzia e alle sottovalutate doti femminili. Quando c’è di mezzo una donna, nulla è lasciato al caso.


Ho scoperto questo libro grazie alla casa editrice Vento dell’Est: non conoscevo nulla dell’autore né tanto meno i suoi scritti. La loro newsletter mi aveva incuriosita subito ma poco dopo mi hanno contattato, offrendomi gentilmente una copia. Inutile dire quanto sia stata contenta e lusingata, e non posso non rinnovare i miei più sentiti ringraziamenti.

Kenneth Grahame
Leggendo questo racconto, si viene immersi nella piccola realtà di Saint Radegonde, un paesino medievale della Francia occidentale. La protagonista è Jeanne, una giovane ragazza bella e determinata ma orfana di padre, su cui ricade un’eredità difficile (almeno agli occhi degli uomini). Il padre era il boia della città: un mestiere tipicamente maschile e la nomina della ragazza riscuote sdegno e incredulità tra il Consiglio.

Puntualità, concentrazione e giudizio: tutte le qualità, in breve, di un buon uomo d’affari: Jeanne enumera le caratteristiche necessarie per riuscire bene nel lavoro. Doti che è sicura di possedere: nonostante i tanti pregiudizi, Jeanne si dimostra, infatti, un’esecutrice precisa. Impeccabile.
Marcia Lane Foster,
Jeanne davanti al Consiglio
L’antitesi della protagonista è Enguerrand, suo cugino, un avvocato di mediocre successo e capacità: animato non solo da pregiudizi “maschilisti”, cerca di scoraggiare la nostra eroina dal continuare questa professione.
È per te, Jeanne, per te sola, che ti chiedo di valutare se le pregevoli qualità, di cui ti so dotata, non possano essere frenate e inibite ‘dalla banale routine, dalla quotidianità’ che hai preso alla leggera. Per quanto lodevole e rispettabile possa essere una professione, si ha sempre la sensazione che nel caso di una creatura delicata come la donna, qualche fiore possa cadere dal pesco.
∼ Enguerrand, Capitolo 2

Ma chi penserebbe di lasciare un lavoro che dà sicurezza, indipendenza anche se non “appropriato” per il proprio sesso? Nessuno, credo. Sia ora, sia secoli fa. E soprattutto secoli fa, quando una donna poteva aspirava al  massimo al ruolo di dama di compagnia.

Pagina dopo pagina, scopriamo anche il lato più dolce di Jeanne, ben nascosto dietro questo spesso strato di determinazione e forza d’animo. Una “debolezza” del cuore capace di smuovere in lei qualche tentennamento e ripensamento... Ma Jeanne darà ascolto al suo cuore?
Marcia Lane Foster,
Un Incontro
Una volta terminato, mi sono ritrovata un sorriso beffardo sulle labbra: ho capito che la coprotagonista di questo racconto è l’ironia. Grahame ha immaginato un mondo maschile cieco e ottuso, un inconsapevole burattino i cui fili sono tirati dall’astuzia di questa donna carismatica e decisa.

Ho apprezzato lo stile asciutto ma efficace dell’autore, capace di delineare personaggi e ambientazioni tangibili e immediati come una fotografia. La tagliateste non è sicuramente il suo racconto più conosciuto, ma ha avuto un discreto successo. Alcune edizioni in lingua originale sono abbellite da illustrazioni: in questo caso, ho fatto riferimento alla John Lane del 1921, con immagini a colori o incisioni di Marcia Lane Foster, da cui è tratta anche la copertina dell’edizione italiana.
Marcia Lane Foster
Incipit
Una lettura che mi sento di consigliare a chi ama immergersi in epoche lontane per il rapido tempo di un té; a chi vuole conoscere o riscoprire un autore diventato famoso per brevi racconti per l’infanzia, dedicati all’amato figlio Alaister, ma che ha saputo conquistare anche i cuori degli adulti.

Ringrazio la casa editrice che ha voluto portare in Italia questo autore e spero che possa regalarci altre chicche della mia (ma credo anche vostra) amata letteratura ottocentesca.


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