sabato 3 marzo 2018

Oscar 2018 ∼ I miei vincitori

BuonGiorno Lettori,
la notte d'oro, la notte delle stelle è ormai arrivata: ho visto diversi film candidati e mi sono fatta un'idea di chi vorrei che vincesse. Ecco a voi le mie riflessioni!

Dei 9 film candidati, ne ho visti solo 7: di conseguenza, per la classifica, farò riferimento alla mia rosa. Il tempo è troppo poco e non posso permettermi di "sprecarlo", guardando qualcosa che non mi ispira neppure lontanamente! Cominciamo dal primo film che visto!

L'ora più buia
regia di Joe Wright

Avevo grandissime aspettative per questo film: la storia mi ispirava un sacco, Joe Wright è sinonimo di garanzia ed ero curiosissima di vedere Gary Oldman per gli amici Sirius Black all'opera. Il capolavoro che cita la locandina, purtroppo, non l'ho trovato: le due ore non scivolano via facilmente. Lunghi, lunghi e ancora lunghi discorsi si alternano a pochissime scene accattivanti, viviamo le incertezze e difficoltà di Churchill in modo poco ammaliante: è lo spettatore a vivere le ore più buie! Una fotografia eloquente e sofisticata; la bravura indiscussa, impeccabile, oserei dire magistrale di Oldman mi hanno permesso di continuare la visione del film.


Dunkirk
regia di Christopher Nolan

Ho visto questo film non appena ho terminato L'ora più buia: una sorta di sequel, o meglio una storia in contemporanea. Se nel precedente film si cercava di capire quale mossa questi giovani figli d'Europa dovessero fare, in Dunkirk Nolan ha espresso in modo grandioso l'ansia, il timore e l'incertezza dell'attesa. I minuti scorrono lenti ma, scusate l'ossimoro, si corre velocemente verso un destino da cui si intravede solo tragicità. Un'impeccabile regia claustrofobica, centinaia e centinaia di giovanissime comparse temerarie e meno furbe dei veterani, che puntano a tornare sani e salvi, hanno dato vita a una splendida ricostruzione della più grande disfatta che risponde al nome di Dunkerque.


Chiamami col tuo nome
regia di Luca Guadagnino

Un racconto fresco e all'apparenza leggero come una storia d'amore estiva: Oliver ed Elio ci portano negli anni '80, in una villa che sembra fuori dal tempo. Tra nuotate, giri in bicicletta, letture e ritrovamenti archeologici, Elio è iniziato all'età matura, attraverso un percorso di ricerca di sé e di autodefinizione, pronto a mettere in discussione l'ordine del cosmo. Protagonisti eccellenti, una fotografia che fa venire voglia di estate a un'amante dell'inverno come me, una colonna sonora toccante hanno scombinato la mia classifica del papabile vincitore!
La recensione completa qui!

La forma dell'acqua
regia di Guillermo del Toro

Anche in questo caso, le aspettative che avevo per questo film non si sono dimostrate all'altezza: il romanticismo tanto millantato l'ho percepito solo in parte, e non sono d'accordo con i fior fior di premi che sta ricevendo. Una regia che mi ha ricordato i film francesi tipo Il favoloso mondo di Amelie, caratterizzata da un'ironia venata da una punta di grottesco; una colonna sonora godibile e una meravigliosa Sally Howkins, "la principessa senza voce", hanno dato un tocco di poesia in più alla storia.


The post
regia di Steven Spielberg

Una storia di cui non sapevo troppo, lo ammetto con vergogna, e con non molta curiosità mi sono convinta a saperne un po' di più: spinta solamente dalla Queen Meryl Streep e Tom Hanks, mi sono trovata in questa storia dove nulla è come sembra e dove si cerca di interrare sempre di più la verità. In un mondo maschilista, eccellentemente sottolineato dalla regia, la trama non mi coinvolge, lasciandomi un senso di indifferenza.


Il filo nascosto
regia di 
Paul Thomas Anderson

Il filo nascosto è uno di quei film che mi ha lasciato un dubbio: mi è piaciuto, oppure no?! La trama è abbastanza incalzante, interessanti la regia e l'uso insistente dei primissimi piani, quasi come se lo spettatore leggesse nella mente dei protagonisti. Sicuramente coinvolgente e raffinata è stata la colonna sonora: il piano forte ha fatto da padrone; meravigliosi i costumi e per un film con questa tematica era d'obbligo! 

Lady Bird
regia di Greta Gerwig
Un film spensierato, senza infamia e senza lode, che racconta le tematiche adolescenziali in modo divertente e ironico e con una ‎Saoirse Ronan convincente, che ha saputo dare un quid in più alla trama. Però non capisco le tante nominations agli Oscar: un film godibile, ma nulla di così eccezionale.


Non lo supererò mai
PS. Un punto a favore (del tutto personale): per me, Saoirse incarnava ancora Briony Tallis e non potevo perdonarla per aver separato Cecilia e Robbie. Con questa interpretazione, non associo più il personaggio all'attrice! C'è ancora speranza!
PPS. ovviamente sto parlando di quel capolavoro di Espiazione



Dopo questa breve carrellata, arrivo ai miei vincitori!

Miglior regia: Christopher Nolan, Dunkirk

Miglior attore: Gary OldmanL'ora più buia

Migliore attrice: Sally HowkinsLa forma dell'acqua
(la Queen indiscussa Meryl mi perdonerà per l'affronto!)

Miglior canzone: 'Mistery of Love', Chiamami col tuo nome

Miglior fotografia: L'ora più buia

Migliori costumi, trucco e acconciature: Victoria e Abdul

Migliore colonna sonora originale: Il filo nascosto

Miglior film:
  Chiamami col tuo nome (se seguissi il cuore)
Dunkirk (se fossi un po' più razionale)
Ma tanto vincerà Tre manifesti a Ebbing, Missouri!

I miei Oscar terminano qua! Sicuramente non azzeccherò nessuna categoria: l'anno scorso avevo un unico amore La La Land ed è nota a tutti la sua travagliata vicenda. Non ci spero e mi auguro, almeno, di riuscire a vedere le premiazioni. 



E voi? Cosa pensate di questi Oscar 2018? Li seguirete?
Fatemi sapere!


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1 commento:

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