lunedì 7 maggio 2018

All'ombra di Julius ∼ Elizabeth Jane Howard

BuonGiorno Lettori,
Oggi vi racconto l'ultima, appassionante lettura edita Fazi Editore: un libro che mi è piaciuto tantissimo e che porta la firma di Elizabeth Jane Howard, mamma dei Cazalet.

All'ombra di Julius
Elizabeth Jane Howard
Fazi Editore

Londra, anni Sessanta. Sono trascorsi vent’anni da quando Julius è venuto a mancare, ma il suo ultimo gesto eroico ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi gli era vicino. Emma, la figlia minore, ventisette anni, lavora nella casa editrice di famiglia e non mostra alcun interesse verso il matrimonio. Al contrario, Cressida, la maggiore, è troppo occupata a struggersi a causa dei suoi amanti, spesso uomini sposati, per concentrarsi sulla carriera di pianista. Nel frattempo Esme, la vedova di Julius, ancora attraente alla soglia dei sessant’anni, rifugge la solitudine perdendosi nella routine domestica della sua bellissima casa color rosa pesca. E poi c’è Felix, ex amante di Esme e suo unico vero amore, che l’ha lasciata quando il marito è scomparso e torna in scena dopo vent’anni di assenza. E infine Dan, un estraneo. Le tre donne e i due uomini, legati da un filo che solca presente e passato, si ritrovano a trascorrere un fine settimana tutti insieme in campagna...

Quando Fazi Editore chiama con un libro dei Elizabeth Jane Howard, io rispondo! Acquistato durante la giornata mondiale del libro, mi accingo a leggerlo solo il weekend scorso. Domenica, ahimè era già terminato! Ma questo mi ha permesso di condividere quel qualcosa in più con i protagonisti del racconto.

Dico questo, perché è nell'arco di un weekend che la narrazione si sviluppa: è venerdì quando conosciamo Esme facoltosa vedova di Julius, amante del giardinaggio, che conduce una vita fatta di scadenza oculatamente organizzate e che ancora spera nel ritorno del suo amore. 
Esme sospirò. Era il fremito dell’attesa, del rimorso, del pericolo, del desiderio. Per lei era pura vita, quella tensione fatta di struggimento, segretezza, menzogna.
∼ Esme

Ha due figlie, fonte di gioia e incomprensioni, Cressidra, da tutti chiamata Cressy, una pianista brava ma eccelle nell'invischiarsi in relazioni non durature, vuote. Ma la mia preferita è Emma, la più piccola, morigerata editrice presso l'azienda di famiglia, che ama definirsi "l'amante di qualcuno morto in guerra e mai conosciuto".

Tre donne forti ma allo stesso tempo fragili che condividono un destino dove Julius, marito e padre, fa sentire la sua presenza, nonostante sia morto eroicamente diversi anni prima, durante gli anni della guerra. È una presenza ancora più palpabile ora, rispetto a quando riempiva fisicamente la casa in campagna nel Sussex o a Londra! Le altre presenze maschili, motore della storia, sono Felix, affascinante medico e vecchia conoscenza in case Grace e Dan, pressoché un estraneo capace di attirare l'attenzione di Emma.
D’un tratto Emma sorrise per la prima volta, e lui pensò che qualcosa in comune, da qualche parte, forse l’avevano. Cosa che rendeva la loro differenza interessante e misteriosa.
∼ Emma

Edizione Penguin
Con cinque protagonisti e diverse comparse, Elizabeth Jane Howard crea un quadro dinamico, accattivante e perfetto nella sua semplicità. Con quello stile inconfondibile e che ho tanto amato con i Cazalet, zia Jane bis (perché ormai la considero una zia e di zia Jane ce n'è già una) crea una storia semplice ma capace di incollarti alle pagine; dove i protagonisti sono i sentimenti e splendide descrizioni di interni, di giardini in fiore e fuochi d'artificio. Un storia dove passato e presente si mescolano, a poco a poco si scoprono, per confluire in un climax finale che, inutile a dirsi, mi ha davvero stupita e colpita.
La domanda è: che devo fare? Non che non mi piaccia chi sono. Il problema è che non sono felice. Io vivo da sempre in una specie di futuro prossimo che, quando si avvera, rende tutto meschino.
∼ Cressy

Penso che il motivo per cui il pubblico stia amando tantissimo Jane, sia da ricercare nella sua capacità di descrivere i sentimenti e soprattutto di parlare con onestà. Sono sentimenti vissuti in prima persona, e che ha generosamente deciso di raccontare al pubblico: non mi stupisco e allo stesso tempo mi auguro che la scrittura possa aver avuto una funzione catartica, una terapia gratuita con la quale superare le paure più buie.

Sentendo già la mancanza della penna acuta, ironica e allo stesso tragica di zia Jane, mi accingo a leggere Il lungo sguardo, l'ultimo romanzo fin'ora pubblicato da Fazi Editore.
Con la speranza che un prossimo non tardi ad arrivare!


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