venerdì 17 novembre 2017

Recensione di "Anne with an E" ∼ Anna dai capelli rossi

BuonGiorno Lettori,
Oggi vi parlo di una Serie TV rilasciata qualche mese fa su Netflix che pianificavo di vedere da un sacco di tempo: sto parlando di Anne with an E, tradotto in italiano come Chiamatemi Anna, liberamente ispirato al romanzo di Lucy Maud Montgomery.



Avevo sentito rumors riguardo alla realizzazione di questa serie: non ho mai letto il libro Anna di Green Gables di Lucy Maud Montgomery e ho un vaghissimo ricordo del cartone animato che davano in tv quando ero piccola. Ciò nonostante, il richiamo dell’800 e una storia pulita e dolce mi hanno attirata completamente.

Nonostante la cocente e spiazzante delusione di avere le puntate subbate in tedesco e non in inglese, mi sono lasciata trasportare nell’infanzia triste e difficile di Anna, una ragazzina dai bellissimi (ai nostri occhi) capelli rossi, dalla fervida e indomabile immaginazione e soprattutto dal grande cuore buono. 

Amybeth McNulty - Anna
Episodio I
La piccola Anna è orfana di entrambi i genitori e la vita di questi bambini non è per niente facile: gli anni in orfanotrofio sono descritti attraverso flashback che mostrano i tentativi di rivalsa tra chi condivide questa terribile situazione, una direttrice insensibile e dura, disposta solamente a liberarsi dei piccoli, cedendoli come sguatteri ai primi che ne facessero richiesta. E anche ad Anna non viene risparmiato questo destino, lavorando in una famiglia molto numerosa, dal padre violento e ubriacone. Il classico cliché!

Thomson e James - Matthew e Marilla
Episodio I
L’ancora di salvezza sono i fratelli Cuthbert: la comprensibile eccitazione di essere adottata da una vera famiglia viene subito spazzata via da un inconveniente. Marilla e Matthew avevano richiesto un ragazzo che li aiutasse nel lavoro nei campi della loro fattoria Green Gables: ma Anne si fa amare, nonostante i suoi strani discorsi, nonostante le sue stravaganze. È semplicemente una bambina che necessita di attenzioni e affetto, nonostante sappia badare a sé stessa. E questo non può non toccare le corde di tutti i cuori, anche di quelli apparentemente freddi come Marilla.

La famiglia Cuthbert
Episodio VII
Le disavventure ai non più giovanissimi Cuthbert non mancano: Anne è pur sempre una bambina che non sa sempre cosa è bene dire e soprattutto non dire, agisce nella completa buona fede e ingenuità, ma è tanto fragile e facile bersaglio di ironie e prese in giro dei coetanei. Un’amica sincera è Diana e insieme ne combineranno delle belle.

McNulty e Bela - Anne e Diana
Episodio II
Anne ha un bel carattere e, alle prese con le amicizie e i primi amori, viene fuori. Gilbert renderà il suo mondo ancora più colorato e si sa... l’amore non è bello se non è litigarello!

Zumann e McNulty - Gilbert e Anne
Episodio III
Tra simpatici incidenti, un incendio e tante lacrime, sia di gioia sia di tristezza, gli episodi scivolano tutto sommato in fretta: ciò che mi è piaciuto di più è la grande attenzione ai dettagli, l’accuratezza nel riprodurre l’ambientazione e i costumi. Un livello di realismo da documentario!


McNulthy, James e Thomson - Anne, Marilla e Matthew
Episodio I
La scelta del cast è stata oculata: Anne è interpretata da Amybeth McNulty che calza perfettamente nei panni della ragazzina amante dei libri e in particolar modo di Jane Eyre (il cui finale la commuove sempre!). Miranda de Pencier, una delle tante produttrici, dichiara di averla scelta per la sua capacità di rendere i dialoghi di incredibile spessore, dinamici e belli; Walley-Beckett la descrive come luminosa, intelligente, espressiva ed emozionate: tutti i tratti fondamentali della personalità di Anne, non trovate?!

Questa serie prettamente femminile, sia nel cast, sia a livello produttivo e scenico, è stata girata in Ontario, anche se parte delle riprese è stata svolta sull’Isola del Principe Edoardo, luogo di ambientazione del romanzo: si sottolinea ancora una volta, la veridicità che la serie vuole trasmettere!

Un buonissimo successo ha anticipato il rinnovo per una seconda stagione: un rinnovo quasi obbligato perché un finale troppo aperto non mi sarebbe mai bastato!
Voi avete visto la serie? Conoscete questa storia?
Fatemi sapere!

Vi saluto con la sigla tutta oro iniziale!




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